ORRORE IN ITALIA: SCOPERTE DECINE DI BARE E DI RESTI UMANI IN UN CAPANNONE

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Scoperta choc nella Bassa Valsugana in un capannone industriale di Scurelle, in provincia di Trento dove la polizia ha rinvenuto centinaia di resti umani, di persone decedute da tempo, e decine di bare ammassate in mezzo a rifiuti di ogni genere, detriti e polvere. Come riporta l’Ansa la scoperta è stata fatta In seguito alla segnalazione di alcuni operai che stavano lavorando in un cantiere vicino.

La Procura di Trento ha pertanto aperto un fascicolo per vilipendio di cadavere e gestione illecita di rifiuti per indagare sul macabro ritrovamento., che è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 17 aprile. Al momento, ci sarebbero due ipotesi al vaglio degli inquirenti, dopo i primi rilievi effettuati: la prima è che le casse siano state rubate dai loculi, all’insaputa dei parenti dei morti, e poi conservate nel deposito per ricavarne zinco e ottone, metalli generalmente utilizzati per la loro costruzione, per poi rivenderli sul mercato nero; la seconda è quella della finta cremazione.

Secondo quest’ultima pista, le bare potrebbero essere state abbandonate da imprese addette alla cremazione anziché portate in un impianto addetto a questa operazione, per poi incassare ugualmente il costo del servizio offerto ai familiari dei defunti. Ma il condizionale è d’obbligo e le ricerche degli investigatori serviranno a dissipare ogni dubbio e a capire chi avesse in affitto il magazzino degli orrori. Finora ciò che è certo è che all’interno del capannone, ora sequestrato e sigillato, c’erano resti di persone morte da tempo, probabilmente provenienti da varie parti d’Italia, ammassati tra le casse e cumuli di immondizia di vario genere.


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