“Dobbiamo fare in fretta, serve l’aiuto di tutti per salvarla”. Questo è l’appello dei familiari di Pamela Angelelli, 37 anni di Montefalco (Perugia) che da mesi lotta contro un terribiel linfoma primitivo del mediastino non-Hodgkin di tipo aggressivo.
Purtroppo la diagnosi è arrivata durante il sesto mese di gravidanza. Nonostante ciò pamela ha deciso di continuare la gravidanza, mettendo al mondo nel novembre del 2018 il suo bambino che ha chiamato Nicola. Purtroppo ora le sue condizioni sono gravi. La chemioterapia non sta funzionando e l’unica speranza per lei è una cura sperimentale all’estero, che potrebbe molti soldi: fino a 500mila euro.
La famiglia disperata ha così lanciato la raccolta fondi su Gofundme:
Pamela sta affrontando la sfida più grande, quella di salvarsi per poter crescere suo figlio – affermano parenti e amici – Oggi è ancora in ospedale e sta tentando un settimo ciclo di chemioterapia che però fino ad ora non ha prodotto i risultati sperati”. La speranza adesso si chiama Car-T, una terapia sperimentale che in Italia non è ancora disponibile per tutti: “L’unica alternativa è andare all’estero, in America o in Israele, e sottoporsi a questa cura. Purtroppo solo a pagamento, con costi esorbitanti che arrivano ai 500.000 euro”.
“Per noi queste cure sono economicamente inaccessibili e proprio per questo l’unica possibilità che abbiamo è quella di unire le forze e chiedere aiuto, sperando che goccia dopo goccia si possa raggiungere quanto necessario. Ringraziamo con tutto il cuore coloro che leggeranno questa pagina, che doneranno e che condivideranno per aiutarci. Precisiamo che qualora Pamela riuscisse a rientrare nelle sperimentazioni italiane le donazioni potranno essere restituite, devolute a casi simili o alla ricerca sul cancro”.
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