HA ABORTITO 17 VOLTE: ORRORE IN SALA OPERATORIA

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17 aborti in sei anni, una donna cinese potrebbe ora pagare caro ciò che ha fatto negli ultimi anni. Il racconto arriva direttamente del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale cinese di Shiyan nella provincia dello Hube. 

Secondo la dottoressa Zhao Qin, l’ultimo episodio solo pochi giorni fa quando la donna si è ripresentata nel reparto per chiedere l’ennesima procedura di aborto. La donna non sembra curarsi di questi continui aborti e continua ad avere rapporti sessuali senza l’uso del contraccettivo. Questa volta però la situazione si è fatta molto più complicata, i medici le hanno quasi proibito in quanto rischia di rimanere per sempre sterile a causa dello stato del suo utero.

“Ho trovato il suo rivestimento dell’utero criticamente sottile, come un pezzo di carta, a causa dei ripetuti aborti che aveva avuto” ha spiegato il medico. 

La paziente 27enne ha detto che non ha intenzione e non ha la capacità di crescere un bambino e ha chiesto di procedere. L’aborto porta con sé non solo problematiche di natura fisica ma anche psicologiche: la Sindrome Post Aborto (PAS) è studiata già da molto tempo negli Stati Uniti. Si afferma che il 62% delle donne che hanno effettuato aborti volontari (le c.d. IVG) soffre di questa sindrome con conseguenze psico-fisiche anche gravi e, ciò, mette in dubbio che la legge per l’aborto abbia come scopo quello di salvaguardare la salute mentale delle donne.

 

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