Il segretario della Lega Matteo Salvini? “Un traditore del Nord: lo ha svenduto a Roma in cambio di protezione, potere, visibilità e televisione. Ormai è diventato parte del sistema”. Queste le dure parole Angelo Alessandri, presidente federale del Carroccio dal 2005 al 2012 e tra i fondatori di Grande Nord, il meo movimento nato due anni fa su iniziativa di alcuni ex della Lega, delusi dal partito. “Ormai è diventata un’altra cosa: quelli lì non sono più leghisti.
Io li chiamo legaioli. “Roma è e rimane il nostro nemico –prosegue Alessandri-. Un nemico che ormai si è indebolito: noi siamo per l’autonomia delle regioni del nord, ma se questo tira e molla con lo Stato si dovesse procrastinare ancora a lungo, allora secessione. Non c’è altra soluzione. Si fanno rimpatri un terzo rispetto a Minniti, è una cosa vergognosa. “Non sta né in cielo e né in terra, neanche a Cuba la fanno più. Il decreto dignità? Una cosa sovietica –continua-, mentre il decreto anticorruzione sembra una roba bulgara. Questi sono comunisti al governo mascherati da un Salvini che fa il fascista. La Lega è stato un punto di partenza, ma ormai quella Lega è finita” dice ancora Alessandri, tra le altre cose con due mandati a Montecitorio alle spalle al fianco di Umberto Bossi e compagni.
“Noi siamo più leghisti dei leghisti e il nostro motto è prima il nord, a tutti i costi. Non ce l’abbiamo coi meridionali però vogliamo che la smettano di andare dietro al reddito di cittadinanza, di darci messaggi come quelli che ci stanno dando il sindaco di Napoli o di Palermo, di avere il problema della spazzatura che dobbiamo sobbarcarci o di dover chiudere i buchi all’Ama e all’Atac. Siamo stanchi: sono 70 anni che diamo soldi con la speranza che il sud si aggiusti in qualche modo, ma da 70 anni, invece, questi soldi se li rubano”.