OMICIDIO DESIRÉE: “ACQUA E ZUCCHERO MENTRE MORIVA”

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Nuove agghiaccianti indiscrezioni sull’omicidio della giovane Desirée: l’unico aiuto fornito alla ragazza morente, sarebbe stato quello di fornirle “acqua e zucchero” e sdraiarla su un divano mentre diventava cianotica. 

E’ questa la nuova rivelazione choc che è stata data agli inquirenti da parte di una delle persone presenti all’interno dello stabile abbandonato a San Lorenzo. Queste parole sono di “Pako”, ovvero Mamadou Ghara, il primo fermato che per scagionarsi, ha ancora dichiarato di essere il “fidanzato” di Desirée: “Conoscevo Desirée, avevamo una storia, mi aveva detto di essere più grande, di avere 22 anni”.

Un giovane africano di cui non ricordo il nome mi ha confidato che lui si trovava dentro al capannone… avrebbe visto Desirèe deceduta con gli abiti strappati. E ancora: «Sì, abbiamo avuto un rapporto sessuale, ma non l’ho stuprata. Quando sono andato via era ancora viva». Le stesse parole le potrebbe ripetere nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip, questa mattina, se non deciderà di avvalersi della facoltà di non rispondere.

È il teste Di Leo a fare le dichiarazione più pesanti: «Un giovane africano di cui non ricordo il nome mi ha confidato che lui si trovava dentro al capannone… avrebbe visto Desirèe deceduta con gli abiti strappati. Mi diceva che alla sua presenza la giovane si è sentita male quindi le hanno dato acqua e zucchero poi visto che diventava cianotica veniva adagiata su un devano e moriva».

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