Leonardo dimesso due volte dall’ospedale muore a 19 anni: indagati 12 medici

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Dopo la morte di un 19enne e in seguito alla denuncia dei genitori, la Procura di Taranto ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. 

Il pm Mariano Buccoliero ha iscritto nel registro degli indagati 12 medici.I genitori nell’esposto preparato tramite lo studio 3A e l’avvocato Daniele D’Elia spiegano quanto accaduto. Il 19enne, che non soffriva di alcuna patologia, il 30 agosto era stato accompagnato d’urgenza dai genitori al Pronto Soccorso del SS. Annunziata avendo accusato, dopo essersi alzato dal letto, delle parestesie alle mani e alle braccia estese anche alla bocca e al volto.

Il neurologo, presso il quale il ragazzo è stato indirizzato, a fronte della regressione dei sintomi e dopo una Tac negativa, lo aveva dimesso prescrivendogli una Risonanza Magnetica “encefalo con angio” e indicandogli di tornare con l’esito un mese dopo. Il giovane, il 6 settembre, ha eseguito l’esame privatamente da cui è stato riscontrato un «difetto di flusso dell’arteria carotide come da probabile dissezione».

Con quel referto è tornato in ospedale il 17 settembre con gli stessi sintomi del primo accesso, ma il neurologo del SS. Annunziata che lo ha seguito, anche in questa circostanza, non ha ritenuto – sostiene l’esposto – opportuno ricoverare il paziente: dopo una visita risultata ancora “negativa”, lo ha rimandato a casa prescrivendogli della cardio-aspirina e consigliando a distanza di un mese un “controllo angio Rm dei vasi del collo”. La notte di giovedì 22 settembre il ragazzo ha accusato dolori lancinanti in casa ed è stato trasportato in ospedale in codice rosso. Dopo il ricovero è stato colto due volte da arresto cardiaco, il secondo dei quali gli è stato fatale.

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