Decisione storica di Papa Francesco sulla questione pedofilia nella Chiesa cattolica: è stato infatti abolito il segreto pontificio per i casi di abuso sessuale sui minori. Bergoglio lo ha stabilito emanando l’Istruzione “Sulla riservatezza delle cause”, diffusa nel giorno dell’83esimo compleanno del Santo Padre. Il Rescriptum ex audientia, in cui si promulga l’Istruzione, prevede all’articolo 1 che “non sono coperti dal segreto pontificio le denunce, i processi e le decisioni riguardanti i delitti” in materia di abusi su minori. Tra gli atti gravi oggetto del provvedimento ci sono l’atto sessuale costretto per abuso di autorità, gli atti sessuali di un minore, ma anche la “produzione, esibizione, detenzione o distribuzione, anche per via telematica, di materiale pedopornografico, nonché il reclutamento o l’induzione di un minore o di una persona vulnerabile a partecipare ad esibizioni pornografiche”.
Nel testo si legge in questione, nello specifico, che “a chi effettua la segnalazione, alla persona che afferma di essere stata offesa e ai testimoni non può essere imposto alcun vincolo di silenzio riguardo ai fatti di causa”. Il provvedimento riguarda “sia le procedure che si svolgono in sede locale, sia quelle che hanno luogo a Roma, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede”.