Sembra non cessare la bufera giudiziaria relativa al nuovo stadio della Roma, l’impianto sportivo della squadra capitolina che si sarebbe dovuto realizzare a Tor di Valle. Riguardo allo stadio il sindaco della Capitale, Virginia Raggi, non avrebbe fatto passare una variante in consiglio comunale ed è ora indagata per abuso d’ufficio.
Il gip del Tribunale di Roma, ha inoltre respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura capitolina relativamente alla posizione della Raggi e quindi si procederà ad indagini più approfondite. Secondo quanto si apprende, ciò che più pesa per l’amministrazione comunale è sapere che l’intera inchiesta sarebbe partita proprio grazie alla denuncia di una persona interna al Movimento 5 Stelle, proprio il partito della prima cittadina.
A denunciare Virginia Raggi per la vicenda della variante non approvata in consiglio comunale, come riferisce Repubblica, sarebbe stato un esposto dell’architetto Francesco Sanvitto, come detto ex 5 Stelle. Secondo l’esposto, la valutazione del progetto del nuovo stadio non sarebbe stata affidata alla Commissione urbanistica dei due Municipi competenti, il IX e l’XI, come avrebbe voluto la prassi, bensì alla Commissione Sport dell’Eur: tutto per favorire ancora una volta l’imprenditore Luca Parnasi, il cui arresto ha dato il via all’inchiesta sullo stadio della Roma a Tor di Valle. Il sindaco Raggi, dunque, resta direttamente indagato nella vicenda.
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