Il 29 aprile 2019 saranno passati 8 anni dal malore che tolse la parola a Lamberto Sposini. Subito dopo l’incidente arrivano le parole Daniele Toaff, responsabile editoriale de La Vita in Diretta, il quale descrisse con queste parole l’accaduto: “Con Lamberto e Mara Venier, l’altra conduttrice della Vita in diretta, stavo parlando dello speciale che doveva partire alle 14.10. All’improvviso ha come una scossa, si allontana; poi sento Mara che grida. Mi giro e vedo Lamberto a terra: rantola. Penso a un infarto, esco dalle scale antincendio e corro all’ambulatorio interno. Trovo l’infermiera, le dico di cercare subito il dottore, c’è un’urgenza. I medici dell’azienda giunsero un quarto d’ora dopo”.
La richiesta della famiglia di Sposini era di 11 milioni di euro di risarcimento, ma da mesi un collegio di giudici ha invitato le parti a trovare un accordo extragiudiziale, che ammonterebbe alla cifra di 350mila euro. Nonostante ciò la famiglia del conduttore denuncia al Corriere della Sera un totale immobilismo da parte della RAI: “Vorrei fosse chiaro – spiega l’ex compagna del giornalista Sabina Donadio – che per noi non è una questione economica. Lamberto ha bisogno di cure costanti, ma il punto non è questo. Ci piacerebbe che, umanamente, la Rai fosse un interlocutore diverso, perché non si può liquidare così quello che è successo”. L’avvocata Ada Odino, che tutela Matilde, parla invece di un “mutismo della Rai che pare quasi disinteresse”.
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