Una ragazzina di 13 anni sta combattendo per la vita. Si trova in gravissime condizione, con quasi il 90% del corpo bruciato perché l’ex ragazzo le ha dato fuoco dopo che lei ha deciso di interrompere la loro relazione. Sabato sera Wilson Javier Meléndez Bonilla, 19 anni, è entrato nella casa della ragazza nella città di Cabo Rojo, nel sudovest di Puerto Rico e ha cosparso il suo corpo di liquido infiammabile prima di darle fuoco. La 34enne Nanette Martínez Camacho, madre della vittima, ha riportato ustioni al viso e alle braccia quando ha cercato di salvare sua figlia. Anche il fratello di nove anni della ragazza ha riportato delle scottature durante l’attacco, fortunatamente le sue ferite non sono gravi.
Di fronte alla polizia locale Wilson Javier Meléndez Bonilla ha ammesso le proprie responsabilità, spiegando che la 13enne (di cui non è stato diffuso il nome) lo aveva lasciato un mese fa. La ragazza è stata prima stabilizzata all’ospedale De La Concepción a San German e poi trasferita all’ospedale pediatrico dell’Università di San Juan. Il 19enne, che era ancora a casa della ex quando i poliziotti sono arrivati per arrestarlo, è stato accusato di sette capi d’accusa, tra cui quella di tentato omicidio. Secondo quanto ricostruito dalla polizia il ragazzo ha gettato benzina sulla vittima mentre dormiva su un divano e poi le ha dato fuoco.
Stando a quanto riportato da El Vocero, il ragazzo ha detto agli investigatori di aver incontrato la ragazza sei mesi fa quando aveva solo 12 anni. La giovane ha deciso di interrompere la loro relazione un mese fa e Meléndez Bonilla ha detto che è stato “un mese senza vederla”. Mentre tratteneva le lacrime, la madre del ragazzo, Keilla Bonilla, ha detto a WOLE 12 che anche i genitori della 13enne dovrebbero essere ritenuti responsabili per l’attacco. “Sapevano che lui dormiva con lei in casa. La situazione era stata davanti ai loro occhi molte volte … Ha lasciato casa mia due mesi per stare con lei” ha detto la donna.