Matteo Salvini si sente in qualche modo responsabile per il secondo posto di Ultimo al 69esimo Festival di Sanremo. Il ministro dell’Interno non ha mai nascosto il suo tifo per il brano del cantante romano: “Faccio gli auguri ad Alessandro (Mahmood, ndr) – dice Salvini – e faccio i doppi auguri a Ultimo, vittima inconsapevole perché io ho sbagliato a dire che mi piaceva la sua canzone. Se dico che mi piace ‘tizio’ viene segato a prescindere”.
“Io sono contentissimo per Mahmood, gli ho mandato un messaggino e gli ho fatto anche un’intervista in cui gli auguro le cose migliori. È un mio concittadino e un mio connazionale. La canzone non mi piaceva ma sono gusti. Il ministro dell’Interno potrà avere anche dei gusti musicali. Ma sono rimasto colpito da questa distanza abissale registratasi tra il giudizio, il gusto popolare e il giudizio di qualche radical chic che si è fatto qualche settimane a Saremo. Non parlo della giuria dei giornalisti. Senza fare nomi dico: Beppe Severgnini, Serena Dandini, Ferzan Ozpetek, Joe Bastianich. Potevo mettere anche mio cugino, più o meno poteva avere la stessa attendibilità di chi potrebbe andare a Venezia per il Leone D’Oro o a Masterchef ma non a giudicare la canzone italiana”