È MORTO IL FAMOSO MEDICO ITALIANO: SPAVENTOSO INCIDENTE IN AUTOSTRADA

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È morto Andrea De Luca, infettivologo, tra i maggiori esperti del virus Hiv in Italia. De Luca è morto a 55 anni in un grave incidente stradale sull’A24 dove la sua auto è finita contro un furgone. Il professor De Luca, nato a Chieti nel 1964, è stato docente ordinario di Malattie Infettive presso il Dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Siena e direttore della Uoc di Malattie Infettive Universitarie presso l’Aou Senese, dove dirigeva un gruppo di giovani ricercatori. 

Verso le ore 12 la sua auto, una Fiat 500L si è schiantata contro un furgone tamponandolo ad alta velocità. Sul posto è arrivato subito il personale sanitario del 118 che ha tentato di soccorrere l’uomo che purtroppo è morto sul colpo. Ai rilievi stanno lavorando tutt’ora le forze dell’ordine.

A dare la tragica notizia è stata l’Università di Siena che ha scritto un messaggio su Facebook. “Ricevo con sconcerto e profondo dolore questa notizia” ha detto il rettore dell’Ateneo Francesco Frati. “De Luca era un ricercatore brillante, un medico attento ma anche un grande divulgatore, sempre in prima linea nella prevenzione delle malattie infettive e in particolare nella sensibilizzazione degli studenti e dei giovani sul tema dell’Aids. Tra le tante attività di prevenzione e informazione, recentemente aveva promosso uno screening gratuito di controllo dell’Hiv al Santa Chiara Lab. Inoltre, in questi giorni è partito un importante progetto internazionale di ricerca sull’Hiv, la tubercolosi e l’epatite C al quale De Luca stava lavorando. Ci lascia – ha aggiunto il rettore – uno scienziato e un uomo di grande qualità”.

“Siamo sconvolti per la terribile notizia” – ha detto Valter Giovannini, direttore generale Azienda ospedaliero-universitaria Senese. “Il professor De Luca era un professionista eccellente, sempre disponibile. Da sempre impegnato nelle attività di sensibilizzazione, prevenzione e cura per la lotta all’Aids; grazie a lui abbiamo raggiunto grandi risultati anche per le nuove terapie per eradicare l’epatite C. È stato un grande infettivologo, un punto di riferimento per tutti i colleghi, e la sua competenza, oltre che la sua umanità, ci mancheranno tantissimo. Ci uniamo al dolore della sua famiglia con un grande abbraccio e profondo cordoglio da parte di tutto l’ospedale”.

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