L’AUTOPSIA SUL CORPO DEL PICCOLO JULEN: COSÌ È MORTO IL BIMBO CADUTO NEL POZZO

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Sul corpicino del piccolo Julen Rosello i medici legali hanno riscontrato un “trauma cranico grave” e “lesioni multiple coerenti con una caduta”. Sono arrivati i primissimi risultati dell’autopsia svolta da cinque esperti forensi dell’Istituto di medicina legale sul cadavere del bambino spagnolo di due anni.

Il bimbo è stato trovato morto nella notte tra venerdì e sabato nel pozzo di Totalán dove era  caduto il 13 gennaio scorso mentre si trovava con la sua famiglia in una fattoria della zona. A riportarlo è il quotidiano spagnolo El Mundo citando fonti investigative locali. Si tratta di risultati che, insieme ad altri elementi raccolti dagli inquirenti, fanno ipotizzare alle autorità locali che il piccolo possa essere morto lo stesso giorno della caduta.

Il piccolo sarebbe caduto con i piedi all’interno del pozzo, nella terribile discesa nel tunnel largo appena 25 centimetri ma profondo oltre cento metri avrebbe provocato il distacco di pierre e altri sedimenti che poi lo avrebbero colpito in testa. Il corpicino del piccolo aveva ancora le braccia alzate ed era completamente ricoperto di terra.

Probabilmente uno strato di pietre e terra si è staccato dallo stesso pozzo durante la caduta del bimbo e lo ha colpito e sommerso. Sempre secondo una prima ricostruzione in base alla posizione del corpo di Julen, si sarebbe trattato di una caduta estremamente rapida. Lo ha riferito il delegato del governo in Andalusia, Alfonso Rodríguez Gómez de Celis.

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