È in coma da nove giorni, da quando purtroppo a Natale ha contratto la febbre suina. Questa è la terribile storia di Robert Brennan, uno studente inglese di 14 anni di Alsager, che sta lottando tra la vita e la morte nel Children’s Hospital di Liverpool; nelle ultime ore, purtroppo si è saputo che in caso di risveglio, rimarrà un vegetale. All’inizio i genitori e i medici che l’hanno visitato credevano si trattasse solo di un’influenza degenerata in una brutta infezione renale. “Dal 21 dicembre era a letto con febbre alta”, ha raccontato alla stampa locale la mamma, Mel.
“Nessun genitore dovrebbe mai sopportare una situazione come questa – ha continuato la mamma di Robert -. Se penso che tutto è cominciato con un semplice raffreddore mi vengono i brividi”. L’adolescente era infatti andato a letto lo scorso 21 dicembre con piccoli sintomi influenzali. “Gli ho dato delle compresse per l’influenza, ma poi ha cominciato a lamentare dei forti dolori alla schiena – ha sottolineato la donna -, fin quando la mattina di Natale non mi sono accorta che stava affannando.
A quel punto abbiamo chiamato l’ambulanza. Una volta arrivati al Leighton Hospital, i medici gli hanno diagnosticato una grave polmonite e sepsi”. Trasferito al nosocomio di Liverpool, è arrivata la diagnosi definitiva: è risultato positivo alla febbre suina. “Ha delle piccole emorragie cerebrali perché l’infezione si sta diffondendo. Se riuscirà a risvegliarsi avrà comunque grossi danni permanenti al cervello”.