Lutto nel mondo del cinema. È morto a Roma Bernardo Bertolucci, il famoso regista aveva 77 anni ed era da tempo malato. Bertolucci ha diretto capolavori quali Novecento, Ultimo tango a Parigi, Il tè nel deserto, Piccolo Buddha e L’ultimo imperatore, film che si è aggiudicato ben nove Premi Oscar tra cui quello al miglior regista e alla migliore sceneggiatura non originale.
Nel 2014, l’Università degli studi di Parma gli ha conferito la Laurea Magistrale Honoris Causa in Storia e critica delle arti e dello spettacolo con la seguente motivazione:“Bernardo Bertolucci è uno dei maggiori e riconosciuti cineasti del mondo. Il suo cinema costituisce un punto di riferimento per intere generazioni di registi, ha emozionato milioni di spettatori, suscitando anche ampi dibattiti culturali che sono andati ben al di là dell’ambito cinematografico, ed è oggetto di rilevanti studi storici e teorici pubblicati in tutte le maggiori lingue del mondo. Negli anni ’60 è stato il principale esponente del nuovo cinema italiano, con la creazione di uno stile originale capace di ispirarsi e al contempo di affrancarsi dai sentimenti poetici e dalle forme di visione del cinema di Pasolini così come dalla modernità e dallo sperimentalismo di Godard. Negli anni ’70 è stato l’unico autore italiano in grado di imporsi a livello mondiale con prestigiose produzioni internazionali, attraverso film come Il conformista, Ultimo tango a Parigi, Novecento, La luna. I nove premi Oscar assegnati a L’ultimo imperatore rappresentano la definitiva consacrazione e hanno sancito
la sua capacità di coniugare il cinema d’autore europeo con la grande produzione americana, capacità confermata anche dai film successivi, come Il tè nel deserto, Piccolo Buddha, Io ballo da sola. Nell’ultimo periodo della sua produzione Bertolucci è tornato poi a concentrarsi con forza su storie di intima profondità come quelle di L’assedio, The Dreamers, Io e te. Parma e le terre della bassa e della collina che la circondano sono entrate in molti suoi film, da Prima della rivoluzione a Strategia del ragno, da Novecento a La luna, fino a La tragedia di un uomo ridicolo, testimoniando il profondo legame che Bernardo Bertolucci ha mantenuto coi suoi luoghi d’origine”.