DRAMMA PER JERRY CALÀ: “DICONO CHE PUZZO DI MORTO”

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Jerry Calà è si è raccontato nel programma “I lunatici” su Radio2. Jerry racconta che in altri paesi gli attori come lui, che hanno una storia e un curriculum, vengono trattati con rispetto mentre in Italia i produttori ormai lo evitano: “Mi piacerebbe fare più cinema, fortunatamente so fare un mestiere che ho imparato da piccolo. So ballare, cantare, recitare e quindi mi salvo sempre. Però dire che non mi piacerebbe fare ancora cinema mi renderebbe ipocrita. Viviamo in un’Italia che rispetto ad altri Paesi è provinciali.

Altrove gli attori che hanno una storia vengono tenuti da conto e coccolati, vengono chiamati per fare delle parti anche come genitori o come nonni. Qui invece si dice che uno puzza di morto. Per fortuna la gente mi ama, c’è discrasia tra quello che pensano i funzionari e i produttori e quello che pensa la gente. Se la gente non mi volesse bene non farei 120 spettacoli l’anno. In Italia manca il coraggio. L’unico che ce l’ha è Zalone, e infatti fa incassi pazzeschi. Lui è l’unico che ha il coraggio di essere politicamente scorretto, tutti gli altri si atteggiano, fanno i radical chic, però non fanno più ridere. Noi negli anni 80 ce ne fregavamo di tutto. Per questo certi film tra quelli che ho fatto io un sacco di gente li conosce a memoria.

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