Pensioni, tabella aumenti netti 2024 con la nuova rivalutazione. Ecco chi avrà meno soldi

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La proposta di rivalutazione delle pensioni, ovvero l’aggiornamento dei pagamenti in base al costo della vita, avrà un impatto meno positivo sui pensionati il cui assegno supera dieci volte il minimo, ossia coloro che ricevono più di 5.637 euro lordi (stando all’importo attuale delle pensioni minime). Questa modifica è contenuta nel testo della legge di bilancio, che è stato approvato dalla Ragioneria dello Stato. Diversamente dalle bozze precedenti, non ci sarà un aumento nell’indicizzazione per i trattamenti che vanno da 4 a 5 volte il minimo. Inizialmente, il governo aveva proposto di aumentare la percentuale di rivalutazione dall’85% al 90%, ma ha dovuto fare marcia indietro a causa di restrizioni di bilancio. Il testo della manovra dovrà ora essere esaminato dal Parlamento, e anche se è improbabile, non si possono escludere correzioni future.

Rivalutazione pensioni, cosa cambia nel 2024

In sintesi, le nuove percentuali di rivalutazione delle pensioni a partire dal 2024 saranno:

  • 100% per le pensioni pari o inferiori a 4 volte il minimo.
  • 85% per quelle da quattro a cinque volte il minimo.
  • 53% per quelle tra 5 e 6 volte il minimo.
  • 47% per quelle tra 6 e 8 volte il minimo.
  • 37% per quelle tra 8 e 10 volte il minimo.
  • 22% per le pensioni superiori a 10 volte il minimo.

Le pensioni fino a 4 volte il minimo avranno un aumento completo del 100%, come l’anno precedente. Ciò significa che se l’inflazione stimata per il 2024, ad esempio, fosse del 5%, anche l’importo della pensione aumenterà del 5%. Tuttavia, la principale novità è la riduzione del 10% per le pensioni più elevate, che saranno rivalutate del 22% anziché del 32% come nel 2023.

Rivalutazione pensioni, cosa cambia nel 2024?

Oltre alla rivalutazione delle pensioni, la manovra presenta anche alcune modifiche riguardo all’età di pensionamento. Viene prevista una proroga dell’età per il pensionamento anticipato con “Quota 103” (62 anni di età e 41 anni di contributi). Tuttavia, coloro che intendono beneficiare di questa opzione dovranno accettare un assegno calcolato con il metodo contributivo, che generalmente è più basso.

Per quanto riguarda l’Ape sociale, l’età minima sarà di 63 anni e 5 mesi invece di 63 anni. Inoltre, per le donne che desiderano usufruire dell’Opzione donna, l’età richiesta aumenterà di un anno. Le donne senza figli potranno ritirarsi a 61 anni (invece di 60), a condizione che abbiano 35 anni di contributi. Con un figlio, l’età si abbasserà a 60, e con due o più figli a 59.

Nel nostro video sottostante trovate tutti gli esempi di aumenti 2024 con gli importi netti: