A uccidere l’uomo trovato morto nel suo appartamento di Milano, in piazzale Selinunte, in zona San Siro, è stata probabilmente un’overdose di cocaina. A dare l’allarme al 118 è stata la moglie del 46enne di origine marocchina che non appena rientrata in casa, poco prima delle 14 di domenica 20 gennaio, è stata avvicinata dalla figlia dei due che le avrebbe detto che il padre era a letto, immobile, da un po’ di tempo. “Ci siamo messi a letto con papà per dormire – ha riferito la bambina di soli 9 anni alla mamma – poi si è sentito male e non ha più risposto”.
Un racconto essenziale, tragico per una bambina così piccola che in quel momento era in casa col fratellino: hanno assistito così inermi alla morte del padre che, stando a quanto raccontato dalla moglie, di 10 anni più giovane, faceva uso di sostanze stupefacenti da tempo. I soccorritori del 118 giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.
Nell’abitazione anche gli agenti della Questura di Milano che hanno effettuato i rilievi del caso e raccolto la testimonianza della moglie della vittima: “Stava cercando di smettere da quella dipendenza che lo stava uccidendo giorno dopo giorno”. Nell’appartamento gli agenti hanno trovato anche una banconota arrotolata, a testimonianza del fatto che forse smettere non era poi così facile. E che per questo una bambina ha assistito alla morte del proprio padre che si è addormentato senza più svegliarsi.