Massimo Giletti torna a parlare dei problemi con la Rai durante la conferenza stampa del programma che domenica lancerà su La7. “Dopo le puntate di L’Arena staccavo il telefono perché sapevo che qualcosa sarebbe arrivato. Una volta un dg mi chiamò e mi chiese: ‘Non riesco a capire se lei sia a destra, sinistra o al centro. Fu un grande complimento’”. Il conduttore ricostruisce il suo doloroso addio dalla Rai, quando uscito dall’ufficio del direttore generale della Rai Mario Orfeo, c’era la sua squadra che lo aspettava. “Pensavo soprattutto a loro, che avrebbero perso il lavoro”. La voce si spezza, gli occhi si riempiono di lacrime. “Scusate, è una cosa che mi dà ancora dolore”
“Nasco in Rai sono entrato con un contrattino di un mese. Quando scendevo dal settimo piano dopo l’incontro con il direttore generale sbattendo la porta non era uno sbattere la porta all’azienda ma al singolo. Non ho sbattuto la porta in faccia alla Rai, ma a chi non ha capito che persone come me e Milena Gabanelli hanno una dignità che non si può calpestare. Rispetto la libertà di chi ha deciso di mandarci via ma mi pongo una domanda: i cittadini che pagano il canone non hanno diritto di parola? A loro andrebbe detto perché siamo stati mandati via. Io lo so”.
Qualcuno riporta le voci circolate questa estate, che sarebbe stato Fazio a chiedere la sua testa. “Io via dalla Rai perché lo ha chiesto Fabio? Perché non voleva ‘disturbatori’? Ci siamo parlati, c’è un rispetto reciproco. Non penso che abbia potuto fare una cosa del genere. Sarebbe folle pensare che Fazio abbia chiesto la mia testa”.
Giletti ha deciso di chiamare il suo programma Non è l’Arena: “Secondo me arriverà qualcosa da Viale Mazzini, me lo sento. Andiamo avanti con questo titolo, per il momento. Vediamo che succede. Il titolo è un po’ uno sberleffo, spero che al settimo piano di Viale Mazzini abbiano ironia. Il conduttore si commuove durante la conferenza stampa: “Scusate, evidentemente non è passata ancora”.