È giustizia per Megan Lee. Era iniziata così la battaglia legale della 15enne britannica morta per un attacco d’asma il primo gennaio 2017 e a quasi due anni di distanza i giudici della Manchester Crown Court hanno potuto stabilire, forti di prove schiaccianti, che i responsabili della sua morte sono proprio il proprietario del ristorante, il 40enne Mohammed Abdul Kuddus, e il manager 38enne Harun Rashid. La morte di Megan è stata dovuta a un kebab e altri cibi ordinati online con un’amica tramite JustEat e confezionati dal takeaway indiano Royal Spice di Oswaldtwistle, nel Lancashire.
I due sono stati condannati rispettivamente a due e a tre anni di carcere per aver ignorato totalmente le indicazioni che Megan Lee aveva scritto a chiare lettere nell’ordine: allergica a gamberi e noci. Un’indicazione presa alla leggera, come se si trattasse di una cosa di poco conto: una sottovalutazione che a Megan Lee è costata la vita, visto che il cibo fornito era contaminato da arachidi che hanno scatenato nella ragazza una reazione allergica fatale.