PENSIONI QUOTA 100: LA FREGATURA INASPETTATA PER GLI ITALIANI

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Sono più di 60mila le domande presentate per accedere alla quota 100, la misura introdotta dal governo per l’anticipo pensionistico. Alle ore 12 del 22 febbraio l’Inps fornisce i dati aggiornati, evidenziando anche da quali province provengono le domande e le altre caratteristiche dei richiedenti. In totale sono 63.414 i lavoratori che hanno chiesto di poter anticipare la pensione attraverso la quota 100. E uno dei dati che spicca, e che conferma quanto più volte denunciato negli scorsi mesi, è che la grandissima maggioranza di richiedenti è uomo. Molte meno le donne, che sembrano quelle penalizzate da una misura che richiede criteri – almeno 62 anni di età e 38 di contributi versati – più facili da raggiungere per chi ha avuto una vita contributiva continua. Finora hanno richiesto di poter accedere alla quota 100 più di 47mila uomini, contro 16.300 donne soltanto.

I dati dell’Inps permettono di analizzare anche altre caratteristiche dei richiedenti dell’anticipo pensionistico. La maggior parte dei lavoratori che vuole accedere alla quota 100 è tra i 63 e i 65 anni (circa 29.500 persone), seguiti da chi ha al massimo 63 anni (21mila) e da chi ha più di 65 anni (quasi 13mila). L’istituto di previdenza fornisce anche i dati riguardanti la distribuzione per appartenenza alle singole gestioni: 23mila sono quelli appartenenti alla gestione pubblica, poco meno i lavoratori dipendenti, poco più di 5mila gli artigiani, poco meno di 5mila i commercianti, seguiti poi da cumulo, fondi speciali, coltivatori diretti, spettacolo e sport e gestione separata. Per quanto riguarda il canale utilizzato, 57mila persone hanno presentato domanda attraverso il patronato, altri 6mila lo hanno fatto in prima persona.

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